Non si tratta di Karate Kid, ma della sottoscritta alle prese con le persiane, il mio lavoretto per l’estate. Lavoretto che avevo sottovalutato in quanto a tempistiche e impegno, ma che alla fine ha dato grosse soddisfazioni.

Rifornita di tutto il necessario (la 14ma se n’è andata in acquisti tra BricoIo, Tomar e Leroy Merlin) e armata di spatole, guanti, vernice protettiva, sverniciatori vari (tutti piuttosto chimici, ma alcuni dichiaratamente “non infiammabili”), spazzole e pennelli, e soprattutto di un tot di olio di gomito (fornito dalla sottoscritta, non so perchè ma tutti i suddetti negozi di bricolage ne erano sforniti!), mi sono messa al lavoro.

(Qui apro una parentesi: spesso sulle confezioni di vernici e similari, è indicata la promettente scritta “non cola”, non c’è da fidarsi.. tutti i prodotti di questo tipo colano, magari alcuni meno di altri, ma non esiste prodotto liquido che “non cola”, provare per credere)

Ho iniziato dalla finestra del bagno, la più piccola di casa (65 x 120 cm), per testare le mie capacità.

Ho dato una veloce pulizia con lo straccetto umido e passato una mano di sverniciatore, su tutta la superficie della persiana. Ho aspettato un paio d’ore, come da istruzioni, e con una spatolina di plastica ho cominciato a levare la parte di vernice vecchia che veniva quasi via da sola, e a cercare di scrostare le listarelle, la parte più ostica, dove nel corso del tempo si erano insinuati lo sporco e le varie mani di vernice.. Prima da un lato della persiana, poi dall’altro.

Lavati i residui con acqua tiepida e spazzola, una volta asciutta (cioè la mattina successiva), ho grattato gli ultimi angoli nascosti e mi sono dedicata alla parte più piacevole: la verniciatura.

Inizialmente il colore della vernice protettiva appare molto più scuro di quello che sarà poi il risultato finale. Il “pino” nella fase iniziale sembra quasi “mogano”.

Verniciare le persiane è un’attività molto rilassante, complice anche il delicato profumo di nocciola, bisogna solo stare attenti a non far colare il colore, evitando che si formino, tra una mano e l’altra quelle antiestetiche gocce scure nascoste tra una listarella e l’altra, cosa di cui solitamente ti accorgi solo quando la vernice e bell’e che asciutta.

Data una prima mano, girata la persiana, idem, rigirata un’altra volta, seconda mano di qua e di là, con i tempi di attesa tra una e l’altra, durante i quali ho sverniciato e ridato il colore anche ai montanti sul muro, il primo esperimento di bricolage era concluso. Il leggero mal di schiena non ha certo rovinato l’esito finale: la persiana come nuova e la Patty contenta.

L’esperimento è stato ripetuto sulla doppia finestra dell’ingresso, dopo un ennesimo giro al Brico alla ricerca di spatole decisamente più incisive! Il risultato è stato altrettanto soddisfacente, l’esperimento è riuscito.

Per questi ultimi giorni di ferie, ho fermato le attività di bricolage, ci sono due babbucce da (ri-)fare a maglia che mi aspettano!