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Archive for the ‘traslocando’ Category

Swiss paper

.. ovvero il rapporto tra la Svizzera e la carta, in questo caso Svizzera vince e carta perde.

Fin dal mio arrivo mi son chiesta se e dove in Ticino sia possibile buttare la carta che non sia il normale bidone della spazzatura. Sembra infatti che ci sia una dedizione maniacale alla raccolta della plastica da riciclare, ma che si siano dimenticati della possibilità di far rivivere anche la carta.

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Annunciaziò, annunciaziò

La procedura di immigrazione in Svizzera prevede, per i cittadini provenienti dai Paesi UE, alcuni passaggi che mi hanno portata ad avere a che fare con le Autorità Svizzere e con, mio malgrado, alcuni compaesani dal consueto modo di fare italiano.

Al mio arrivo, avevo 8 giorni di tempo per annunciarmi all’ufficio controllo abitanti.

Prima però sono stata all’ufficio immigrazione per la richiesta del permesso di dimora B (ne è previsto il rilascio per i residenti in possesso di un contratto di lavoro e di un contratto d’affitto, o come nel mio caso -ricongiungimento familiare- se è già stato rilasciato al coniuge).
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Torta di noci grigionese

E’ dal 1° di agosto, giorno del compleanno della Svizzera, che vorrei preparare questa torta tipica.

Tra il trasloco, il caldo romano, la casa sottosopra e la mia proverbiale pigrizia, siamo arrivati a metà ottobre.

Ora che però mi sono ormai ambientata tra gli autoctoni, si può procedere con la preparazione.

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Gli Svizzeri sono persone pazienti.

Lo si capisce dalla flemma con cui sopportano le colonne.

Le colonne si formano su queste strade a partire dalla mattina presto, ci sono colonne anche alle 10 del mattino, nelle ore di punta, sul mezzogiorno, nel primo pomeriggio e nel tardo pomeriggio. Alle volte ci sono colonne anche la sera.

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La prima lampante differenza tra la Svizzera e l’Italia è che qui in Svizzera i mezzi pubblici funzionano. Sono puliti, in orario, i conducenti sono cortesi, i passeggeri sono educati.

La seconda differenza è che qui costano, e parecchio.
Ma questo gap ormai è sempre meno evidente, con la differenza che in Italia il costo è sempre più indirettamente proporzionale alla qualità.

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Stamattina breve giro turistico per le vie di Genestrerio. 

Breve perchè in tre minuti tre ho raggiunto il centro del paese, che consta di: 

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Abituata com’ero alla raccolta differenziata porta a porta, così come organizzata ad Anguillara, è stato piuttosto traumatico tornare a buttare tutto nello stesso bidone, anziché suddividere umido e secco, carta, plastica, vetro.

È già passato qualche giorno e ancora ne soffro.

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Domenica dedicata a montare e spostare mobili, a sistemare le scatole.

A sera la situazione è decisamente migliorata, in sala ci si muove abbastanza agevolmente.

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Sabato dedicato all’arredamento mancante.

Appuntamento mattutino con il mobiliere per la seconda parte della cucina, poi giro da Grancasa e infine acquisto da Ikea del mobile a cassettoni per la camera da letto.

Ancora da trovare un mobiletto per il bagno.

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Genestrerio, giorno 2: il bucato.

Qui in Svizzera il bucato settimanale è uno sport nazionale, secondo solo alle grigliate estive, credo.

Il venerdì è il giorno che ci è stato assegnato dal condominio (da capire se poi sarà a rotazione nel corso dell’anno) così oggi mi cimento in questa novità, immedesimandomi nello spirito locale.

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