.. ovvero il rapporto tra la Svizzera e la carta, in questo caso Svizzera vince e carta perde.

Fin dal mio arrivo mi son chiesta se e dove in Ticino sia possibile buttare la carta che non sia il normale bidone della spazzatura. Sembra infatti che ci sia una dedizione maniacale alla raccolta della plastica da riciclare, ma che si siano dimenticati della possibilità di far rivivere anche la carta.

Eppure di carta se ne utilizza tantissima, per la stampa dei giornali, per gli imballi di molti prodotti alimentari e non, il cartoncino per la mezza dozzina di uova, per tutte le scatole per il nostro trasloco.

La loro passione per la carta, gli Svizzeri, la sfogano con il volantinaggio, a dir poco sfrenato. Io che odi(av)o i volantini al punto da mettermi a discutere sulla loro reale efficacia con chi cercava di propinarmeli in giro per la città… mi sono dovuta arrendere.

Ogni giorno trovo nella bucalettere volantini pubblicitari e promozionali di ogni genere, dai negozietti di zona, alle concessionarie locali di tutte le marche, dalle grandi catene di informatica ai supermercati ticinesi, della Svizzera interna e italiani, cataloghi del genere Postal Market, di negozi di arredamenti, ottica, agenzie immobiliari e chi più ne ha più ne metta.

 

Una volta al mese arriva la rivista familiare del Canton Ticino, ogni tanto volantini delle farmacie, informative del Comune, promozioni e buoni sconto, una o due volte la settimana ci recapitano anche una copia del Corriere del Ticino.

Ora capisco perchè in tanti abbiano pensato di attaccare accanto all’etichetta del cognome anche l’adesivo “nessuna pubblicità”.

Tanta carta così nella bucalettere non la vedevo dai lontani anni ’80.