E’ dal 1° di agosto, giorno del compleanno della Svizzera, che vorrei preparare questa torta tipica.

Tra il trasloco, il caldo romano, la casa sottosopra e la mia proverbiale pigrizia, siamo arrivati a metà ottobre.

Ora che però mi sono ormai ambientata tra gli autoctoni, si può procedere con la preparazione.

Per la pasta frolla:

180 gr di burro

150 gr di zucchero

300 gr di farina

1 uovo

Unire in una ciotola lo zucchero con la farina.

Aggiungere il burro a pezzetti e amalgamare bene con una forchetta.

Aggiungere quindi l’uovo, mescolare e impastare rapidamente.

Formare una palla e lasciare riposare in frigo per un paio d’ore avvolta nella pellicola trasparente.

 

Per il ripieno:

200 gr di zucchero

225 gr di gherigli di noce

2 cucchiai di miele di tiglio

225 ml di panna liquida

Tritare le noci, io ho utilizzato l’ormai collaudato metodo del sacchettino e del mattarello.

Sciogliere in una pentola lo zucchero con un po’ d’acqua  e scaldare sulla piastra a livello 3 (la ricetta originale recita “a fuoco dolcissimo”, ma qui niente fuoco!), senza mescolare, finchè non diventa leggermente colorato.

Intanto scaldare la panna in un pentolino e aggiungerla allo zucchero, mescolare con un cucchiaio di legno. Lasciar consumare per circa 2 minuti.

Aggiungere quindi le noci tritate, mescolare, aggiungere il miele e mescolare ancora finchè il composto sia ben amalgamato, quindi togliere dal fuoco, cioè dalla piastra. Lasciare intiepidire.

Prendere la pasta frolla dal frigo e dividerla in due parti, 3/4 da utilizzare per la base e 1/4 per la copertura (che ho quindi rimesso in frigo).

Stendere la base a forma tonda con il mattarello tra due fogli di carta forno (si appiccicherà, fatevene una ragione..), foderare una tortiera a cerniera da 24 cm, tenendo 4 cm circa di bordo e bucherellare il fondo con una forchetta.

Intanto accendere il forno a 180 gradi.

Versare il ripieno e livellare.

Stendere la pasta frolla rimasta e coprire il composto, chiudendo il bordo con la forchetta (e con le dita), bucherellare la superficie.

Infornare per un tempo indefinito, che a seconda del forno può andare dai 25 ai 55 minuti. Ero abituata con il grande forno a gas, la cottura era decisamente più lenta. Con il piccolo forno elettrico la torta è pronta in una mezzoretta.

Dovrebbe rimanere pallida in superficie, è molto buona anche se si scurisce un po’!

La ricetta diceva che la torta è più buona il giorno dopo, provare per credere.

Adesso non ci resta che andare ad assaggiare quella originale nel Canton Grigioni!