Era il 19 di febbraio, quando mi sono prestata a fare da cavia per la lezione sul pane di Consy, che consiglio vivamente!

Mi sono divertita e  spero anche di esser stata utile, sicuramente ho imparato più di qualcosa (come si usa dire da queste parti).

Ci siamo trovate io, Consy e l’altra Patrizia di sabato pomeriggio e tra una tazza di the e qualche nocciolino, ci siamo messe al lavoro.

Consy aveva preparato le varie fasi della panificazione, in modo da poterle mettere in pratica, dagli ingredienti al pane cotto e.. mangiato.

Dopo quel bel pomeriggio dal profumo di pane di una volta, che fa sempre piacere, sono seguiti consigli utili (e necessari) in chat e via sms.. non finirò mai di imparare e vorrei anche che questo benedetto pane mi venisse perfetto, prima o poi.. e soprattutto con tante bolle!

Partiamo dal rinfresco, di un lievito madre che qualche appassionata in materia vi donerà gentilmente. Sarà già la quarta volta che mi viene gentilmente offerto.. il mio lievito madre a periodi viene abbandonato in frigo alla mercè di spore e chissacchè. Una volta ne sono stata anche io donatrice.

E’ piuttosto buffo, delle volte, trovarsi magari in metro a parlare di pane e di pasta madre, e notare intorno a sè gli sguardi curiosi ed inquitetati e i sorrisi di chi invece ci comprende benissimo.

Le regole per il rinfresco sono le seguenti:
- stessa quantità di lievito madre e di farina
- utilizzare farina manitoba
- metà quantità di acqua, rigorosamente Brita
- rinfrescare due volte la settimana, al massimo ogni 5 giorni

Sciogliere il lievito madre in una ciotola con l’acqua,aggiungere la farina fino ad ottenere la consistenza desiderata mescolando con una forchetta nella ciotola, trasferire nel barattolo ermetico.

Lasciare riposare un paio d’ore a temperatura ambiente in modo che gli zuccheri ottenuti dall’unione dell’acqua con la farina, a contatto con le spore presenti nell’aria producano anidride carbonica, formando i buchetti nella pasta.

La pasta madre può avere consistenze diverse: più liquida, come si usa negli States, più dura, come un panetto, che può essere tenuto in una tazza coperta dalla pellicola trasparente, o di consistenza morbida in contenitore ermetico, così come faccio io.

In passato è capitato più volte che il lievito prendesse vita nel frigo, uscendo dal barattolo.