Due domeniche fa mi sono cimentata nella preparazione della focaccia.

L’avevo già provata anni fa, preparandola con il lievito secco e non era venuta un granchè.

Con il lievito madre è tutta un’altra cosa.

E’ stato un po’ un esperimento, visto che ho seguito alla lontana i Consy-consigli, dato che mi ci sono messa quando era già tardi e non ho fatto la lievitazione lunga.

Anche le dosi sono state dimezzate, un po’ ad occhio, il che è sempre pericoloso..

Ho impastato 125 gr di lievito madre con 300 gr di farina manitoba, un cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di malto d’orzo, 1 cucchiaio di olio evo, aggiungendo un po’ alla volta  180 gr di acqua Brita.

Ho fatto una palla che ho lasciato riposare in una ciotola unta di olio per un paio d’ore scarse vicino al termosifone. Non si è gonfiata molto, ma era già ora di stenderla, altrimenti non si sarebbe cenato..

Ho unto una teglia di 23 x 30 cm, steso la pasta senza schiacciare, solo tirandola dai lati e dagli angoli fino a farle ricoprire tutta la superficie, ho spennellato con un po’ di olio e lasciato riposare una mezzoretta.

Ho fatto le fossette con le dita, e spennellato sulla superficie un cucchiaio di olio e uno di acqua.

Ho cosparso di sale grosso e rosmarino e messo a cuocere in forno già caldo a 200° per 20-25 minuti.

La focaccia originale prevederebbe tempi di lievitazione più lunghi e una teglia più larga. Però anche così non è venuta affatto male.

Il risultato è stato una focaccia alta molto morbida e gustosa, che abbiamo mangiato con stracchino e affettati vari.

Il vantaggio di farla alta è che si può tagliarla a metà e imbottirla!