Dal titolo avevo immaginato un film alla “Supersize me”, si tratta anche in questo caso di un film di denuncia sull’industria alimentare made in U.S.A., ma vista dall’interno, non soltanto dalla parte del consumatore.

Esco dalla visione di questo film un tantino indignata, forse pure un po’ disgustata, non so se per le immagini a tratti un po’ crude o per l’argomento in sè.

Film poco adatto ad una vegetariana come mia sorella (anche se lei lo è diventata proprio per dare il suo piccolo contributo, per evitare certe pratiche che nel film sono trattate in modo piuttosto diretto).

Ancora meno consigliato agli stomachi deboli.

Il film a mio avviso è ben fatto, lascia davvero poco all’immaginazione, una cosa positiva, forse l’unico modo per raggiungere la finalità di denuncia del film.

Ma a me la carne piace, so come una bella bistecca arriva dalla mucca alla tavola, però per un po’ mi sa che mi terrò lontana da Mc Donald’s e similari, almeno finchè pensando ad un hamburger mi verrà il sospetto che possa esserci un ingrediente.. segreto..

O forse più che per le immagini di queste povere bestie e per ciò che finisce nei nostri panini, sono più indignata per le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli immigrati messicani (anche se nel film sembrano a tratti consapevoli, rassegnati al loro destino), fatti entrare clandestinamente negli Stati Uniti da compiacenti e poco irreprensibili cittadini americani, sottoposti a nessun controllo sanitario e messi a lavorare senza protezioni, in condizioni igieniche e di sicurezza al limite.

Tra tanti attori a me sconosciuti spiccano ruoli con personaggi famosi, Ethan Hawke, Avril Lavigne ed un Bruce Willis intento ad abbuffarsi con un hamburger nonostante ne conosca bene provenienza e contenuto.. ma tanto ci sono le piastre calde che uccidono qualsiasi cosa!

Insomma bisogna decidere da che parte stare: continuare a frequentare i fast food oppure guardare questo film. A ciascuno di noi la scelta.

(e la risposta alla domanda del titolo è ovviamente sì, preferiamo non sapere che cosa ci mettiamo nello stomaco)