Dei tre alberi in giardino, il cachi, il kiwi e l’albicocco, quest’ultimo lo scorso anno aveva dato poche soddisfazioni, giusto qualche albicocca da mangiare dopo cena.

Qualche mese fa invece ha cominciato a popolare i rami di tanti, tantissimi piccoli frutti verdi, la metà dei quali poi erano caduti ancora acerbi.. l’albero già sapeva che non ce l’avrebbe fatta a sopportare il peso di tante albicocche!

Complici il caldo e il sole di questo periodo, una decina di giorni fa i frutti hanno iniziato a prendere colore e in men che non si dica ci siamo ritrovati con un albero stracolmo, quasi tutte le albicocche mature, mille pallette arancioni sul prato.. cascavano come se piovesse!

Ne stiamo facendo delle belle scorpacciate, a pranzo, merenda, cena.. un po’ son state regalate ai vicini (anche per i parenti americani, che sostengono che negli States non si trovino frutta e verdure decenti..), ai colleghi, al postino estasiato davanti a cotanta abbondanza, il resto è stato utilizzato per vari espertimenti culinari.

Mi sono anche informata sulle proprietà dell’albicocca, giusto per capire se mangiarne in grande quantità poteva avere effetti collaterali!

Ho così scoperto che, oltre ad essere ricca di carotenoidi, che dovrebbero aiutare a non scottarmi al sole ma anzi favorire l’abbronzatura, l’albicocca è ricca di vitamine (B, C e soprattutto A), magnesio, potassio, ferro, fosforo e pure calcio. Mangiare albicocche è quindi utile anche contro la spossatezza e la stanchezza dovuta a questo caldo e fortifica le ossa.  La vitamina A, presente il grande quantità nelle albicocche, protegge la pelle e le mucose del nostro organismo, aiuta la crescita di unghie e capelli e ne previene la fragilità e fa bene agli occhi e alla vista. L’albicocca ha inoltre proprietà astringenti, se mangiata fresca, e lassative se essiccata.

In più, le albicocche prodotte dall’esuberante albero in giardino, sono dolci e succose, cosa in fin dei conti più evidente e piacevole, al di là di qualsiasi caratteristica chimica.