Organizzare il proprio matrimonio non dev’essere una cosa semplice per nessuna futura sposa, figuriamoci per una come me che ha difficoltà con la lista della spesa.
Erano già passati parecchi mesi dalla proposta quando mi son resa conto che il tempo era agli sgoccioli e oddio oddio era quasi agosto e le uniche cose già decise erano luogo e data.. ovvero Oncino il 9-10-11.


Per fortuna c’è chi sopperisce al mio essere ritardataria e facile al panico, Angelo mi dava il tempo e così tra una bomboniera e un invito, tra una prova vestito e la ricerca di un trucco-parrucco dell’ultim’ora, siamo riusciti ad arrivare al grande giorno.
A luglio avevo fatto una capatina tra le mie montagne, per scegliere il ristorante e pur avendone vagliati parecchi in zona, avevo subito deciso per La Colletta, l’unico nelle vicinanze che fosse adatto ad una cerimonia. Alla Colletta abbiamo soggiornato già qualche giorno prima del matrimonio, e svegliarsi la mattina con il Monviso e Rocca Bianca che ci guardavano da lassù era bellissimo!
Ci son stati dei momenti di follia, a ripensarci adesso mi viene da sorridere, ma data l’agitazione e lo stress del momento, allora mi sembrava di non poter trovare la via d’uscita, mi sembrava di impazzire!
Avevo scelto una parrucchiera che lavorasse la domenica e che si occupasse anche del trucco, la richiamo per conferma una decina di giorni prima e mi sento dire che.. beh quel giorno ci sarebbe stata la fiera in paese e lei non avrebbe avuto tempo da dedicarmi.. e me lo dici così, ora che io sono al massimo dell’agitazione?! Trovata al volo la nuova parrucchiera, che ha saputo trovare il giusto compromesso tra un classico trucco-parrucco da sposa e ciò che io avrei voluto, facendomi sentire a mio agio e non con la maschera che purtroppo ho visto addosso a molte spose.
La macchina da noleggiare l’abbiamo scelta direttamente sul posto, visto che via mail e al telefono non c’era modo di fargli capire che volevamo anche l’autista!
Due giorni prima del matrimonio, poi, ci si son messi quelli del ristorante. Per caso un mio lontano cugino incontra la proprietaria al mercato.. mia cugina si sposa da voi domenica, no è sabato, domani, veramente è domenica, ma come domenica, disse cascando dal pero.. Risolta anche questa, a mia iniziale insaputa, con l’intervento di mia madre, mia nonna, mio cugino.. mentre io e Angelo facevamo i turisti in giro per le valli del Cuneese, attaccavamo cartelli per evitare che gli invitati si perdessero, prendevamo gli ultimi accordi con la fioraia (l’unica sana in questa marmaglia di personaggi confusi) e ci godevamo gli ultimi giorni da fidanzati.
Domenica mattina: sveglia presto, corsa dalla parrucchiera, vestito e foto, prima di partire verso Oncino.
Tutte dovrebbero trovare una persona come Angelo con cui stare bene come è capitato a me, tutte dovrebbero ricevere la proposta con un doppio pacchettino, tutte dovrebbero provare l’emozione di trovare il proprio sposo ad aspettarle emozionato sulla porta e vedere i suoi occhi lucidi.
La cerimonia è stata, come dire.. bizzarra! Il sindaco, forse per l’emozione o per l’essere poco abituato ai matrimoni (in quanti si saranno sposati ad Oncino negli ultimi anni?), ha fatto qualche simpatica gaffe involontaria: abbiamo dovuto ricordargli degli anelli e mi ha chiesto se volevo Angelo come.. mia moglie!
A ripensarci ora che è passato già un mese, sembra che il tempo sia volato, quel giorno. È stato bello avere vicino amici e parenti e vederli commuoversi e vederli felici, è stato bello diventare finalmente la sposa del mio uomo divertente con cui ho trascorso gli ultimi 11 anni e con cui passerò la nostra vita futura.