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il blog succulento

A volte ritornano..

.. e se qualcuno si stesse chiedendo il perchè di tanta assenza o che cosa sia successo nel frattempo, beh.. alla prima domanda rispondono la mia proverbiale pigrizia e una totale mancanza di capacità organizzativa, alla seconda invece un divertente matrimonio (il nostro) e il viaggio di nozze in the iuesei! (seguono articoli dettagliati)

Tutto è cominciato con una domanda: “Ti interessano gli Spandau Ballet?”.

Pensavo ci fosse in previsione una reunion (della precedente, del 2009 avevo perse le tracce..), che so, un cd fresco fresco in uscita…

Invece tempo una settimana mi sono ritrovata faccia a faccia con uno dei miti della mia infanzia, Tony Hadley.

Angelo aveva ricevuto l’invito per partecipare alla trasmissione di Radio2, SuperMax (la tessera ACI ha quindi una sua utilità!), ospite proprio il cantante dei furono Spandau Ballet.

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Dal titolo avevo immaginato un film alla “Supersize me”, si tratta anche in questo caso di un film di denuncia sull’industria alimentare made in U.S.A., ma vista dall’interno, non soltanto dalla parte del consumatore.

Esco dalla visione di questo film un tantino indignata, forse pure un po’ disgustata, non so se per le immagini a tratti un po’ crude o per l’argomento in sè.

Film poco adatto ad una vegetariana come mia sorella (anche se lei lo è diventata proprio per dare il suo piccolo contributo, per evitare certe pratiche che nel film sono trattate in modo piuttosto diretto).

Ancora meno consigliato agli stomachi deboli.

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Lezioni di pane – la focaccia

Due domeniche fa mi sono cimentata nella preparazione della focaccia.

L’avevo già provata anni fa, preparandola con il lievito secco e non era venuta un granchè.

Con il lievito madre è tutta un’altra cosa.

E’ stato un po’ un esperimento, visto che ho seguito alla lontana i Consy-consigli, dato che mi ci sono messa quando era già tardi e non ho fatto la lievitazione lunga.

Anche le dosi sono state dimezzate, un po’ ad occhio, il che è sempre pericoloso..

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Lezioni di pane – il rinfresco

Era il 19 di febbraio, quando mi sono prestata a fare da cavia per la lezione sul pane di Consy, che consiglio vivamente!

Mi sono divertita e  spero anche di esser stata utile, sicuramente ho imparato più di qualcosa (come si usa dire da queste parti).

Ci siamo trovate io, Consy e l’altra Patrizia di sabato pomeriggio e tra una tazza di the e qualche nocciolino, ci siamo messe al lavoro.

Consy aveva preparato le varie fasi della panificazione, in modo da poterle mettere in pratica, dagli ingredienti al pane cotto e.. mangiato.

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About Elly

Altra interessante esperienza cinematografica, questo film iraniano del regista Asghar Farhadi, vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino nel 2009, e vincitore dell’Orso d’Oro due anni dopo, ovvero un mesetto fa con “Nader e Simin, una separazione” (da vedere non appena in una lingua potabile)

A partire dai titoli di testa, in arabo, con la parole che si compongono ovviamente da destra verso sinistra.

About Elly racconta di una gita al mare di tre coppie di Teheran, oltre ad un ragazzo emigrato in Germania e tornato in patria dopo il divorzio dalla moglie tedesca. A loro si aggiunge Elly, maestra d’asilo della figlia di una delle coppie. Scopo della gita è presentare Elly allo scapolo del gruppo, in cerca di moglie.

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Buried

Tempo fa guardando Coming Soon ci aveva incuriosito il backstage del film “Buried”, del regista spagnolo Rodrigo Cortés.

Per la realizzazione del film, girato con budget limitato, sono state costruite 7 diverse bare di legno, per le riprese dai vari lati. Le riprese sono durate.. 17 giorni!

Pensavo che il film mi avrebbe messo ansia, per via della situazione un po’ claustrofobica, invece, una volta fatta l’abitudine a tutto quel buio.. si è rivelato un film interessante e molto bello.

Il protagonista (e praticamente unico personaggio) è Paul Conroy, contractor in Irak per conto di una società americana, sepolto vivo in una bara, scopo la richiesta di un riscatto.

Nella bara troverà alcuni oggetti che dovrebbero aiutarlo a salvarsi la vita: un accendino, una matita, un kit di lampade chimiche e un cellulare. E un serpente. Almeno si sono risparmiati la presenza di ragni.

Qualche voce fuori campo, qualche attimo di un video sul cellulare in cui appaiono altre figure.

Qualche polemica per le politiche di licenziamento delle aziende made in USA.

Il finale è a sorpresa, ma forse nemmeno poi tanto.

Il bello del film, a mio parere, non è tanto la storia, ma l’originalità delle riprese, la sensazione di impotenza e la speranza di poterne uscire, il bello di tutto quel buio.

Unica pecca, a voler proprio fare i pignoli, la bara per le riprese dall’alto. In una di queste si fa notare un po’ troppo che la bara è alta, veramente alta, senza dare soltanto il senso della profondità. Ma solo a voler proprio fare i pignoli.

La pasta alla nonno Edo

Ingredienti (per 2 persone):
200 gr di pasta (tipo conchiglioni)
2 patate
2 fette di toma piemontese (oppure 2 sottilette, molto meno piemontesi)
250 gr di panna
2 cucchiai di pomodoro concentrato
2 spicchi di aglio
rosmarino
olio evo

Questa pasta mi riporta a quando ero ragazzina e si andava in vacanza ad Oncino e si pranzava tutti insieme nel cortile dei nonni, sotto il tendone di nylon, senza il quale non si poteva partire per le vacanze..

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L’eleganza del riccio

Due anni fa la mia amica Margherita mi regalò questo libro, che ancora non conoscevo. Nella pagina iniziale mi scrisse che tutti abbiamo bisogno di un Monsieur Ozu che ci guardi con un occhio insospettito.

In effetti sì, tutti ne abbiamo bisogno.

“L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery è un libro bellissimo, per la storia e per il modo in cui è scritto, sotto forma di doppio diario, alternando le pagine scritte da Paloma, 12 anni, bambina molto più sveglia della media, attenta osservatrice del mondo che la circonda, e molto diversa dagli altri componenti della sua famiglia, madre depressa che parla con le piante, padre politico, la sorella Colombe…

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Zuppa di zucca e cavolfiore

La domenica sera è ormai diventata tradizione preparare la zuppa, spaziando tra i tanti vari possibili tipi di zuppa e inventandone di nuove.

E così dopo varie zuppe di legumi, di farro, pasta e ceci, riso e lenticchie, ecc. ieri sera è stata la volta di questa zuppa.

Ingredienti:
1/4 zucca
1 cavolfiore
1/2 cipolla
pancetta dolce a cubetti
1 dado
olio evo
aglio in polvere
pepe

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